L’incarico venne affidato a cantiere appena iniziato (installazione ponteggi, prime demolizioni).

La stesura tardiva di parte fondamentale della documentazione di progetto costituì una parte non indifferente della complessità di questo incarico, in termini di gestione del cantiere, rapporto con l’appaltatore generale e controllo dei costi. Ciò in aggiunta alla complessità del progetto in sé e per sé, piuttosto articolato nelle parti esterne, sviluppate su una pianta con sviluppo parzialmente curvo; e con dimensioni e morfologia del piano da verificare.
Le difficili premesse contribuirono peraltro a rendere questo lavoro piuttosto interessante e stimolante.

Quale prima scelta utile a garantirci la stesura di disegni fedeli allo stato dei luoghi, si organizzò un rilievo strumentale del piano sottotetto a demolizioni completate e dopo accurata pulizia. Sulla base di tale rilievo si impostò l’intera progettazione esecutiva.

Il progetto prevedeva l’esecuzione di quattro nuove unità abitative. Date le condizioni dell’impianto di cantiere “ereditate”, si cercò per quanto possibile di percorrere soluzioni che riducessero gli oneri di carico dei materiali al piano. Contestualmente, tali soluzioni dovevano garantire eccellenti condizioni di comfort interno dal punto di vista dell’isolamento termo-igrometrico.

Per le murature perimetrali si scelsero blocchi di grande spessore in laterizio micro-poroso, in grado da soli di soddisfare le prestazioni energetiche di legge richieste ai tempi della costruzione. Per la copertura si definì un pacchetto strutturale che prevedeva pochissimi getti in opera: travature in acciaio e pannelli strutturali compositi in legno e polistirene. Al di sotto, si eseguirono le finiture, consistenti in controsoffittature in cartongesso con sovrastante materassino in lana minerale ad alta densità. Al di sopra del pannello strutturale di copertura si formò invece la ventilazione della copertura e i completamenti necessari a garantire l’impermeabilizzazione e la posa delle tegole.

A qualche mese dalla consegna del cantiere, facendo gli auguri di Natale ad una delle famiglie che avevano preso possesso di una delle abitazioni eseguite, venimmo a sapere da loro che non avevano ancora acceso il riscaldamento, dato che non ne avevano ancora sentito il bisogno.
Era il 24 dicembre 2005.