Con l’intento di ristrutturarsi e di ampliare il proprio business, una società di vendita di forniture per bagni e cucine volle trasformare gli spazi da essa già occupati (un ex-capannone artigianale, sede negli anni ’50 di una auto-carrozzeria), in uno show-room.

La demolizione delle poche pareti presenti e soprattutto lo smantellamento del controsoffitto, mise in luce uno spazio pieno di potenzialità.

Il cliente chiese un ampliamento delle superfici di esposizione, ma le norme non consentivano aumenti della Superficie Lorda di Pavimento. Per ovviare a tale impedimento, si propose di creare nello spazio un soppalco ad anello di profondità costante (1,8 m), atto ad essere allestito lungo tutto il perimetro. Tale soluzione consentiva di evitare che tale superficie aggiunta venisse computata come aumento di volume dell’edificio.
Il soppalco e le relative strutture di sostegno divennero così l’elemento caratterizzante ed unificatore dello spazio. Il materiale scelto per la loro esecuzione fu l’acciaio, onde consentire l’uso di profili snelli e slanciati.
Il progetto si sviluppò quindi attorno al preciso disegno delle carpenterie metalliche.

Conformemente alla tipologia del fabbricato, si scelse di lasciare tutte le superfici metalliche prive di qualunque verniciatura, operando solamente una profonda pulizia in opera dei profili e la loro successiva ceratura. La seconda scelta caratteristica del progetto fu quella di adottare per tutte le giunzioni tra profili soluzioni bullonate a vista. Il desiderio era quello di dare valore al lavoro manuale e alla sua precisione, attraverso il progetto ed il disegno.

Tutto lo spazio destinato a show-room che contiene il soppalco ad anello è a doppia altezza; la porzione iniziale dell’edificio è invece organizzata su due livelli per dare spazio agli uffici amministrativi al piano primo.